Pacchetto di sgravio della Confederazione: l’ACS è fondamentalmente critica

am 23. Oktober 2025
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Con il pacchetto di sgravio 27, la Confederazione intende stabilizzare le proprie finanze in difficoltà. Nel 2027 sono previsti risparmi per circa 2,4 miliardi di franchi e, sia nel 2028 che nel 2029, per circa 3 miliardi di franchi all’anno.

L’ACS riconosce la necessità d’intervenire in relazione al bilancio federale. Tuttavia, nutre profonde riserve sul modo di procedere della Confederazione: da un lato, il livello comunale non è stato mai coinvolto nell’elaborazione del pacchetto di sgravio. Dall’altro, il pacchetto di sgravio mira semplicemente a trasferire gli oneri dal livello federale a quello cantonale e comunale, il che comporterebbe ingenti costi supplementari per i comuni. L’ACS mette inoltre in discussione l’efficacia della strategia della Confederazione, incentrata esclusivamente sul contenimento della spesa pubblica.

Oggi l’Associazione ha espresso le proprie critiche nel corso di un’audizione dinanzi alla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale. Ha citato diverse misure di risparmio previste che avrebbero un forte impatto sui comuni.

· L’eventuale riduzione a cinque anni dell’obbligo d’indennizzo nel settore dell’asilo (somma forfettaria globale) graverebbe pesantemente sui comuni. Se questi ultimi non fossero più in grado di sostenere le spese supplementari, si rischierebbero conseguenze negative dovute alla mancanza d’integrazione (aumento dei costi dell’assistenza sociale, diminuzione delle entrate fiscali).

· Nel settore energetico, i tagli previsti al Programma Edifici e a SvizzeraEnergia costringerebbero i comuni a rinunciare a determinati progetti in ambito energetico e climatico.

· La riduzione dei contributi federali per i compiti comuni nel settore ambientale indebolisce in particolare la protezione dai pericoli naturali. Alla luce dei cambiamenti climatici, per l’ACS è chiaro che in questo ambito servono più fondi, non meno.

· Anche i tagli previsti al Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF) e al Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) sono in contrasto con il panorama generale: la recente perizia «Trasporti ’45» mostra che numerosi progetti con alta priorità nel settore dei trasporti pubblici e del traffico d’agglomerato sono realizzabili solo con fondi supplementari.

· Infine, la rinuncia a ulteriori versamenti nel fondo speciale per lo sviluppo regionale rappresenta un segnale fatale per la popolazione delle zone di montagna e rurali e mette a repentaglio la coesione nazionale. Questo, peraltro, a fronte di un potenziale di risparmio relativamente modesto.

Ulteriori misure di risparmio nell’ambito del pacchetto di sgravio 27, che colpirebbero direttamente i comuni, riguardano ad esempio il settore della cultura, il trasporto regionale di persone e il sostegno indiretto alla stampa. L’ACS continuerà pertanto a impegnarsi strenuamente a livello politico contro questo trasferimento unilaterale degli oneri dalla Confederazione ai comuni (e ai cantoni).


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